Nello era l’accoglienza fatta persona. Mai aspettava la chiamata, ti veniva incontro portandosi dietro gli odori del legno, ti dava il benvenuto con la sua voce profonda ed immediatamente sentivi la sincerità e la gioia del ritrovarsi.
La sua disponibilità e quella della sua famiglia la capivi subito già guardando la toppa della porta di casa: c’era sempre la chiave appesa.
Aveva profondo senso dell’appartenenza alla sua comunità e sempre s’adoperò perché, seppur nel rispetto delle tradizioni, anche Dama potesse godere dei benefici che il progresso porta.
Appoggiò insieme ad altri “illuminati,”con idee, mezzi e fatica, la nascita della Pro Loco Dama in Casentino, progetto che da tempo Bruno Boschetto aveva messo in campo. Furono anni di notevole fervore sempre da lui alimentato e condiviso.
Non c’era termometro che segnasse ribassi di temperatura così importanti per convincerlo ad indossare al bisogno un golf a maniche lunghe. Nelle estati damarine, quando il raduno delle famiglie negli spazi della Pro Loco era (e lo è ancora!) una tappa obbligatoria del dopo cena, Nello, con le sue braccia nude, aveva attorno a sé sempre il capannello più numeroso.
A vuoto andavano i tentativi della sua Santina che scendeva da casa e premurosa gli portava un maglioncino da indossare. Lui la ringraziava, legava attorno alla vita l’indumento…che lì restava per il resto della serata.
Aperto ed interessato ad ogni argomento, sapeva catalizzare attorno a sé l’attenzione di grandi e piccoli. Dalla tecnologia, allo sport, ai fatti quotidiani alla politica, con spirito critico e frizzante acume toscano, discuteva, apprezzava, criticava.
Profondo conoscitore del territorio e dei suoi abitanti, ricordava fatti e misfatti accaduti negli anni in questa valle. Era il referente più accreditato di quello che avveniva oltre la piccola frazione di Dama essendo l’unico abitante del luogo, fatta eccezione per il fratello Giulio, a spingersi per lavoro fuori del Casentino.
Quando Nello raccontava un avvenimento, senza accorgersene, diventava un vero e proprio attore. I toni, le pause, il linguaggio mimico che spontaneamente utilizzava, trascinavano dentro al fatto e, da ascoltatore, ognuno si ritrovava ad essere testimone degli avvenimenti raccontati.
Abituato fin da piccolo a farsi bastare ciò che c’era e ad utilizzare tutto ciò che si aveva, realizzò insieme al fratello Giulio pezzi di puro artigianato che sono rimasti nella storia di Dama: il CITROSCHI e i CARRETTI DI LEGNO.
CITROSCHI:
quando il trattore era un lusso che nessun contadino del posto si poteva permettere, i “due Pagliaini,” assemblando pezzi di scarto, modificando motori dismessi e costruendo dal nulla pezzi necessari a completare l’opera, dettero vita al primo “citroschi”. Un incrocio tra treggia, carretto, trattore che si muoveva grazie ad un motore e soprattutto saliva per il borgo di Dama, ancora non lastricato, con estrema facilità, spesso carico fino all’inverosimile. Capace di percorrere i tratturi più impervi, diventò un mezzo di trasporto di materiali di ogni tipo e l’intera popolazione beneficiò del suo lavoro.
CARRETTI:
dai primi carretti, costruiti già da bambino per scorribande con i compagni, passò man mano a costruzioni sempre più accurate e moderne.
Erano però passati gli anni dei giochi ed i carretti passarono al figlio Enzo e ai nipoti. Una vera e proprio squadra che raggiungeva ogni luogo dove ci fosse una gara. “La scuderia Cecconi” fu avversaria temibile per molti anni e conquistò trofei e premi in quantità.
Ma ciò che amò per una vita intera sopra ad ogni altra cosa……….fu la FERRARI!!!!!!!!!!!-
Viveva le gare della “rossa” sempre con forte emozione e quando “le macchini” sfrecciavano sulla pista, Nello diventava una cosa sola con lo schermo della TV.
Tra le tante gioie che la vita gli ha dato, la più grande sicuramente l’ha avuta quasi “a fine corsa”quando già ammalato, per un giorno intero potè entrare nella scuderia di Marranello e vedere da vicino le sue amate Ferrari.
Ci piace immaginarlo girare lassù non con le ali, ma a bordo di una rombante e rampante cavallino rossa!!!
Per non dimenticare:
Dal 2016, ogni anno a Dama si disputa L’ECO TRAIL TRA I BORGHI DI SAN FRANCESCO E MICHELANGELO che già dalla 1° edizione porta come sottotitolo MEMORIAL BRUNO BOSCHETTO --- NELLO CECCONI